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Nel mondo enologico, la scelta del tappo giusto è una decisione cruciale che può influenzare non solo la conservazione del vino ma anche la percezione del marchio. Le opzioni principali sono i tappi in sughero, i tappi sintetici e le capsule a vite. Ognuna di queste scelte ha i suoi pregi e difetti, e la scelta può dipendere da vari fattori come il tipo di vino, il target di mercato e le considerazioni ambientali.
Tappi in Sughero
Le prove organolettiche sui tappi di sughero coinvolgono una serie di test sensoriali per valutare l’aspetto, l’odore e, in alcuni casi, il sapore dei tappi. Questo processo aiuta a identificare eventuali difetti o contaminazioni che potrebbero influire sulla qualità delle bevande confezionate. I campioni vengono selezionati, esaminati visivamente, annusati per rilevare odori anomali e, talvolta, assaggiati per valutare eventuali sapori indesiderati. Gli esperti valutano i risultati e prendono decisioni in base agli standard di qualità. Queste prove sono fondamentali nell’industria delle bevande alcoliche per garantire che i tappi di sughero soddisfino i requisiti di qualità.
Pregi
• Naturalità: Il sughero è un materiale naturale e biodegradabile, spesso associato a vini di alta qualità.
• Permeabilità: Permette una leggera ossigenazione, favorendo l’invecchiamento del vino.
• Tradizione: Associato alla tradizione vinicola, offre un’esperienza di apertura unica.
Difetti
• Costo: Più costoso rispetto ad altre opzioni.
• Inconsistenza: Può presentare variazioni che influenzano la qualità del sigillo.
Possibilità di Contaminazione: Rischio di “gusto di tappo” dovuto a contaminazione da TCA.
Proprio per questa ragione, per evitare rischi in merito al TCA e alle Geosmine (altri interferenti presenti a volte nei tappi monopezzo di sughero) è ideale organizzare prove di controllo organolettico sui lotti di tappi da acquistare. le prove dovranno essere annusate una ad una dall’enologo per valutare la percentuale di difettosità sul lotto.